Il delicato equilibrio tra il mantenimento di una concorrenza leale e il rispetto dei principi di correttezza professionale è stato recentemente messo in discussione dall'ordinanza della Cassazione n. 14.944 del 28 maggio 2024.
La disputa ha coinvolto due importanti realtà bancarie italiane, con un'accusa di concorrenza sleale scaturita dal passaggio di due broker da una banca all'altra. Il fulcro del caso riguardava le modalità con cui questo trasferimento era stato gestito e se tale comportamento potesse essere considerato sleale o lesivo per la parte lesa.
La Cassazione ha ribadito l'importanza dei seguenti principi nella gestione delle relazioni tra concorrenti, particolarmente quando si verifica lo storno di dipendenti:
L'ordinanza chiarisce che non ogni transizione di dipendenti tra concorrenti configura un illecito di concorrenza sleale. Tuttavia, quando queste azioni sono orchestrate in modo tale da disgregare in maniera "traumatica" l'organizzazione avversaria, possono superare il limite della correttezza professionale e diventare atti di concorrenza sleale.
La recente ordinanza della Cassazione serve come un promemoria critico che, mentre la competizione nel mercato è sana e necessaria, essa deve essere esercitata nel rispetto dei principi etici e legali che tutelano la correttezza professionale. Le aziende devono navigare attentamente queste acque, assicurandosi di adottare pratiche che rispettino tanto il diritto alla libera concorrenza quanto i diritti degli altri attori del mercato.
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