Negli ultimi anni, le chiamate di telemarketing indesiderate e spesso ingannevoli sono diventate una vera e propria piaga per gli utenti italiani. A fronte di questo fenomeno in costante crescita, Agcom è intervenuta con nuove e importanti misure volte a contrastare il telemarketing illecito e l’uso dello spoofing.
Il telemarketing illecito è una pratica commerciale aggressiva che si manifesta attraverso chiamate non autorizzate da parte di call center, spesso mascherati da enti pubblici o aziende conosciute, come banche o fornitori di servizi. Una delle tecniche più utilizzate è lo "spoofing": una manipolazione illegittima del numero chiamante (Calling Line Identity), che fa apparire sul display dell'utente un numero apparentemente sicuro o familiare.
Questo stratagemma induce l’utente a rispondere con maggiore fiducia, esponendolo però a rischi di frodi, truffe o comunicazioni ingannevoli. Solo durante la conversazione, spesso, ci si rende conto dell’inganno.
Una recente istruttoria del Garante per la Tutela del Mercato ha acceso i riflettori su sette società operanti nei settori dell’energia e delle telecomunicazioni. Le accuse? Diverse condotte scorrette:
Questi comportamenti non solo violano la normativa sulla privacy e la trasparenza commerciale, ma contribuiscono anche a generare sfiducia nel sistema delle comunicazioni.
Con la delibera n. 106/25/CONS, Agcom ha annunciato nuove misure per contrastare in modo strutturato lo spoofing e aumentare la trasparenza nelle comunicazioni elettroniche.
Una delle misure cardine riguarda il blocco delle chiamate provenienti dall’estero che utilizzano numeri italiani come identificativi del chiamante in modo fraudolento. Questo blocco verrà attuato in due fasi:
Si tratta di un passo decisivo per ostacolare la manipolazione dei numeri e ridurre drasticamente le possibilità di inganno.
Un’altra novità riguarda la classificazione delle offerte commerciali di servizi mobili su tecnologia 5G. Per aiutare l’utente a orientarsi, saranno introdotti dei bollini colorati che indicheranno chiaramente le caratteristiche dell’offerta in termini di velocità e limiti.
Questa misura mira a garantire maggiore trasparenza e comparabilità tra le proposte dei diversi operatori.
Un altro intervento importante è l’introduzione dell’obbligo per gli operatori di informare l’utente al raggiungimento dell’80% del traffico dati incluso nel proprio piano. Inoltre:
Questo evita il rischio di addebiti non previsti e contribuisce a una gestione più consapevole del consumo dati.
Le misure introdotte da Agcom rappresentano un segnale forte, ma la loro efficacia dipenderà anche dalla collaborazione degli operatori di telecomunicazioni, chiamati ad adempiere con rigore agli obblighi previsti. Allo stesso tempo, la sensibilizzazione degli utenti è cruciale: è fondamentale imparare a riconoscere i segnali di una chiamata sospetta e prestare attenzione prima di fornire qualsiasi dato.
Il telemarketing illecito e lo spoofing rappresentano una minaccia concreta alla sicurezza e alla serenità dei consumatori. Le nuove disposizioni di Agcom rappresentano un passo avanti significativo nella lotta a queste pratiche, ponendo l’accento su trasparenza, tutela e consapevolezza. Il messaggio è chiaro: proteggere i cittadini è possibile, ma è necessario l’impegno congiunto di autorità, aziende e utenti.
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