Le smart TV sono ormai un elemento comune nelle nostre case, offrendo funzionalità avanzate come la navigazione online, lo streaming e il riconoscimento vocale. Tuttavia, poche persone conoscono i rischi legati alla raccolta di dati personali che questi dispositivi comportano.
Un recente studio condotto da ricercatori delle Università di Madrid, Londra e California ha mostrato come le smart TV di produttori quali LG e Samsung possano raccogliere informazioni dettagliate sui contenuti visualizzati. Tra le tecnologie impiegate spicca l’Automatic Content Recognition (ACR), che consente di identificare i contenuti mostrati sullo schermo, anche quando la TV è utilizzata come semplice monitor per altri dispositivi.
L’ACR funziona catturando screenshot o frammenti audio del programma o pubblicità in corso, inviando poi queste informazioni al produttore. In pochi secondi, i dati vengono confrontati con una libreria di contenuti per identificare con precisione i programmi visualizzati, i generi preferiti e i momenti di fruizione. Questi dati permettono di creare profili dettagliati degli utenti, utilizzati per inviare pubblicità mirata o suggerimenti di contenuti affini.
La raccolta di dati da parte delle smart TV comporta rischi significativi per la privacy. La possibilità per i produttori di tracciare i contenuti visualizzati o ascoltati, anche quando si utilizza la TV come semplice schermo, apre a scenari preoccupanti, soprattutto se questi dati includono informazioni sensibili. Ad esempio, collegare un computer alla smart TV potrebbe consentire ai produttori di accedere a dati privati o persino a informazioni riservate.
Questo tipo di tracciamento può aumentare il rischio di abusi legati alla privacy, considerando che molti utenti non sono informati né consapevoli di questi meccanismi. La mancanza di trasparenza può inoltre alimentare il senso di sfiducia nei confronti dei produttori di dispositivi smart.
In Europa, il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) stabilisce chiaramente che qualsiasi trattamento di dati personali deve essere trasparente e basato sul consenso informato dell’utente. Per conformarsi al GDPR, i produttori di smart TV dovrebbero quindi fornire informazioni dettagliate agli utenti, indicando quali dati vengono raccolti e come vengono utilizzati. Una soluzione potrebbe essere l’uso di disclaimer visibili sullo schermo che spiegano in modo chiaro i tipi di dati raccolti e offrono la possibilità di disattivare queste funzionalità.
Esistono diversi metodi per proteggere la propria privacy quando si utilizza una smart TV:
Le smart TV offrono funzionalità innovative e avanzate, ma comportano rischi significativi per la privacy degli utenti. La raccolta e l’analisi dei dati per finalità pubblicitarie richiedono una maggiore trasparenza da parte dei produttori, che dovrebbero garantire all’utente la possibilità di scegliere se e come condividere le proprie informazioni. Adottare misure di sicurezza come la disattivazione dei tracciamenti e l’aggiornamento del software è essenziale per proteggere i propri dati.
In un’epoca in cui la privacy è sempre più a rischio, la consapevolezza e la scelta informata rappresentano il primo passo per un uso più sicuro della tecnologia.
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