La recente sanzione del Garante per la protezione dei dati personali nei confronti di Wind Tre ha acceso un importante dibattito sulla prova del consenso e sulle responsabilità delle aziende nel trattamento dei dati personali per finalità di marketing.
Uno degli aspetti centrali del provvedimento riguarda la richiesta del Garante di una maggiore trasparenza nella gestione della filiera del trattamento dati. Non è sufficiente verificare solo il primo o l'ultimo step del contatto con il cliente, ma è necessario ricostruire l'intera vita della lead, partendo dal consenso iniziale fino alla eventuale sottoscrizione della proposta contrattuale.
Le aziende, quindi, devono garantire che ogni passaggio sia documentato e tracciabile, specialmente quando delegano le proprie campagne di marketing a partner terzi.
Un altro elemento chiave del provvedimento è il richiamo alle responsabilità del titolare del trattamento. Le aziende che affidano a terzi la gestione delle campagne di marketing devono assicurarsi che i partner rispettino le normative sulla privacy.
Nel caso specifico, il Garante ha rilevato che Wind Tre non aveva accertato adeguatamente la conformità delle informative dei propri partner, permettendo di fatto pratiche non allineate con la normativa vigente. Questo sottolinea l'importanza di un processo rigoroso di accreditamento dei fornitori.
Il provvedimento del Garante ribadisce con forza l'importanza della prova del consenso. Il consenso dell’utente deve essere registrato in sistemi che ne garantiscano l'immodificabilità e ne attribuiscano una data certa. Ciò significa che le aziende devono poter dimostrare con precisione il momento in cui l'utente ha espresso il proprio consenso al trattamento dei dati.
Inoltre, anche le eventuali modifiche o revoche del consenso devono essere tracciate con gli stessi criteri. Questo aspetto è cruciale per evitare contenziosi e per garantire un trattamento dei dati conforme alla normativa.
Il provvedimento del Garante nei confronti di Wind Tre rappresenta un importante monito per tutte le aziende che operano nel settore del telemarketing. La trasparenza nella gestione dei dati, la certificazione della filiera del trattamento e una rigorosa documentazione del consenso sono elementi imprescindibili per evitare sanzioni e per garantire il rispetto dei diritti degli utenti.
Le aziende devono dunque adottare strumenti tecnologici adeguati e implementare procedure di controllo rigorose per assicurare la piena conformità alle normative sulla privacy. Solo in questo modo potranno evitare rischi legali e mantenere la fiducia dei propri clienti.
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