Irresponsabilità dei pubblici funzionari/amministratori, o giusta lotta alla "paura della firma"? La Corte Costituzionale è intervenuta sul c.d. scudo erariale, tracciando i confini per un equilibrio tra superamento della "burocrazia difensiva" e doverosa responsabilità degli operatori del settore pubblico.
La riforma si inserisce nel quadro del decreto legge 76 del 2020, noto per le sue disposizioni volte a stimolare l'economia in risposta agli effetti della pandemia. L'articolo 21 del decreto, in particolare, limita la responsabilità dei funzionari pubblici ai casi di dolo manifestato, escludendo le responsabilità per colpa grave in assenza di intenzione diretta a danneggiare la pubblica amministrazione.
Le modifiche recenti al sistema di responsabilità della Corte dei Conti rappresentano un tentativo significativo di riformare la burocrazia italiana, rendendo l'amministrazione pubblica più agile e meno incline alla stagnazione decisionale. Tuttavia, la sfida rimarrà quella di bilanciare questa nuova libertà con un adeguato livello di controllo e responsabilità, per garantire che l'efficienza non si traduca in imprudenza.
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