Perché saper dire NO accelera la carriera?

Nel mondo professionale, la capacità di dire "sì" è spesso celebrata come la chiave per aprire porte a nuove opportunità, esperienze e relazioni. Un aspetto meno discusso, ma altrettanto cruciale, è l'abilità di dire "no".

La contraddizione percepita

L'idea che dire "no" possa essere vantaggioso per la carriera sembra a prima vista una contraddizione. Dopotutto, viviamo in una cultura che premia l'iper-disponibilità, il lavoro 24/7, la modalità 'business on'.

ll "sì" è spesso associato al riuscire a gestire tutto, alla gentilezza verso chiunque e alla preferenza per relazioni non conflittuali, mentre il "no" è percepito come un segno di prepotenza, di egoismo o di mancanza di spirito di squadra.

Contrariamente all'intuizione comune, saper rifiutare certe richieste e dosare gli sforzi può effettivamente fungere da acceleratore di carriera. In questo video di Anna Elena Brolis, Avvocato, Business Coach e Trainer, esploreremo perché il dire "no" può essere una mossa strategica, e come può aiutarti a costruire il tuo successo professionale.

Dire "no" per dare il meglio

Il primo punto chiave da considerare è che saper dire "no" consente di concentrarsi sulle attività che realmente contano per noi, garantendoci di poter dare il meglio in ciò che è veramente importante. Questo non solo migliora la qualità del nostro lavoro, ma ci permette anche di gestire meglio lo stress, quindi di riuscire a curare le relazioni con maggior controllo delle nostre emozioni, nonché di vivere una vita professionale più soddisfacente.

Autostima e sicurezza di sé

Dire "no" a compiti che non riflettono la nostra competenza, che non sono stati assegnati in modo rispettoso o che non potremmo gestire come richiesto, aiuta a sviluppare l'autostima e la sicurezza in sé stessi. Imparare a rifiutare proposte non allineate con i nostri obiettivi o valori ci insegna a valorizzare il nostro tempo e le nostre priorità, rinforzando la nostra idea di noi e contribuendo a costruirci una reputazione di persone sicure e consapevoli dei propri limiti. 

Definire il limite della propria disponibilità rinforza enormemente la nostra percezione di poter scegliere. Oggi e in futuro (diventa sempre più facile). Se siamo i primi a dar per scontati il nostro coinvolgimento e a profondere perfezionismo in qualsiasi compito, comunque assegnato, diventa difficile riuscire a riconoscere il nostro valore. Col risultato che anche colleghi e clienti danno il nostro intervento per scontato (cioè lo "pagano" poco).

Essere capaci di dire "no" aumenta la nostra credibilità professionale. Quando scegliamo accuratamente a cosa dedicare il nostro tempo, siamo più propensi a generare risultati di qualità. Questo rafforza la nostra reputazione come professionisti affidabili e competenti, essenziale per una carriera di successo.

Il beneficio culturale del “no”

Un aspetto spesso trascurato è l'impatto culturale del saper dire "no" all'interno di un team o di un'organizzazione

Questa pratica promuove un ambiente di lavoro basato sulla trasparenza e sull'onestà, dove le persone sono incoraggiate a impegnarsi solo in compiti che possono effettivamente portare a termine. 

"Dico quello che faccio e faccio quello che dico" deve essere il mantra di un team che unisce le forze e sostiene i suoi membri. 

Strategie per dire “no” con chiarezza ed efficacia

Dire "no" non significa semplicemente rifiutare; significa farlo in modo che salvaguardi le relazioni e mostri responsabilità. È fondamentale comunicare il nostro rifiuto in maniera chiara, spiegando le ragioni in modo costruttivo e, quando possibile, offrendo alternative. Ricorda, è sempre possibile cambiare un "no" in un "sì" in futuro, ma è molto più difficile fare il contrario senza compromettere la propria reputazione.

Conclusione

In conclusione, saper dire "no" è una competenza strategica che tutti possiamo tener allenata. 

Non solo migliora la qualità del lavoro e la soddisfazione professionale, ma contribuisce anche alla costruzione di una solida reputazione.

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