Perché è difficile trattenere i "talenti" negli studi professionali italiani?

I talenti all'interno di studi legali e di consulenza, rappresentano un vero e proprio motore di innovazione e di successo. Nel contesto attuale italiano si pone la sfida di riuscire, come realtà strutturata, a motivarli a restare, abbandonando una serie di bias (propri del modo di interpretare la realtà tipico della libera professione), che limitano la comprensione delle esigenze delle persone e, di conseguenza, l'efficacia delle strategie che valorizzino le capacità dei collaboratori.

L'intervista con l'Avv. Anna Elena Brolis, business coach e trainer

Il contesto professionale italiano è alle prese con una sfida importante: mantenere all'interno degli studi professionali i talenti e le competenze, convincendoli a resistere alla sirena dell' 'in house' (come anche ad aprirsi il proprio studio, magari con uno 'spin off' di professionisti affiatati). 

L' intervista con l’Avv. Anna Elena Brolis, business coach e formatrice, esperta di dinamiche negli studi professionali, mette in luce quanto le vicende interne alle organizzazioni e le limitazioni culturali influenzano in concreto l'efficacia delle iniziative volte a facilitare la permanenza dei talenti in studio.

In particolare, l'incapacità di raccontare storie di successo diverse da quelle classiche di un 'career path' dove si bruciano tutte le tappe prima dei 40 a costo di qualsiasi altra esigenza personale, mostra oggi tutti i suoi limiti a persone che non hanno la prospettiva di benessere economico e potere che ha avuto chi ha approcciato le professioni ormai 20 anni fa. 

Nondimeno, una serie di bias limita la capacità delle organizzazioni di settore di fare un passo nel presente. Si crede ancora, infatti, che

1. Nessuno è Insostituibile

Un primo bias evidenziato è la convinzione che "nessuno sia insostituibile", che porta a sottovalutare i costi e gli impatti connessi al perdere una persona nel team, magari dopo averla formata anni e aver scoperto in lei un team player importante. 

2. Offerta e Domanda di Professionisti

Un'altra distorsione attraverso cui si guarda la realtà descrive la percezione che l'offerta di professionisti sia infinita, qualitativamente e quantitativamente sempre superiore alla domanda dello studio - convinzione messa in crisi dal 2023, anno in cui è emersa tutta la difficoltà nel sostituire rapidamente figure professionali preziose.

3. La libera professione è diversa dall'azienda

L'idea che la libera professione sia diversamente regolata rispetto al mondo aziendale porta a decisioni poco strategiche nella promozione del personale, influenzando negativamente il team e demotivando i professionisti senza portafoglio clienti. L' importanza degli strumenti di gestione del business provenienti dal mondo aziendale (come la formazione manageriale, cruciale per far lavorare efficacemente il team) è pressoché negata, o per lo più copiata (e non fatta propria) nei soli termini in cui aumenta la credibilità del Top Management, .

Strategie per trattenere i talenti

Investire nella cultura di studio

L'investimento nella cultura di studio è fondamentale per affrontare e superare i bias che impediscono di trattenere talenti e competenze. La cura della motivazione del singolo, l'ascolto delle sue esigenze, la facilitazione delle condizioni che rendono possibile che contribuisca in maniera determinante alla "cosa pubblica" in studio è determinante. Non è solo, mai una questione economica.

Riconoscimento e valutazione equa

Gli strumenti di valutazione della performance, se ben implementati, possono aiutare a riconoscere il vero valore dei professionisti, superando le rigidità del Top Management e promuovendo principi di equità, attendibilità e correttezza nelle valutazioni.

Rispondere alle aspettative dei professionisti

Interpretare correttamente le aspettative delle persone, investendo in loro tanto quanto essi sono disposti a investire nello studio, è una strategia vincente. Puntare solo sulla passione e sullo spirito di sacrificio senza intercettare le reali esigenze dei professionisti appiattisce la forza di volontà di tutti e crea un ambiente di lavoro sfiduciato e inutilmente competitivo.

Conclusioni

L' intervista evidenzia come il tema sia più urgente che mai. 

Affrontare i bias culturali, investire nella formazione e nel cambiamento della cultura di studio, rispondere in modo equo e trasparente alle aspettative dei professionisti, sono tutti passi fondamentali per assicurare la crescita e il successo degli studi nel 2024 e oltre.

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