Partecipare o meno a un corporate retreat quando la nostra motivazione è decisamente bassa

La partecipazione a un corporate retreat può rappresentare un'opportunità significativa per il miglioramento professionale e personale, anche in periodi di bassa motivazione. 

L' intervista video esplora come la decisione sulla partecipazione al retreat può essere sfruttata per riprendere in mano i propri obiettivi professionali e il relativo piano di azione.

Il punto di partenza secondo l'Avv.to Anna Elena Brolis

L'intervista registrata con l'Avv.to Anna Elena Brolis, Business Coach e Formatrice, offre spunti interessanti a chi - e capita a tutti, nel corso di una vita professionale lunga 4 decenni - si pone questa domanda.

Prima di decidere se partecipare o meno a un retreat, è essenziale infatti ascoltarsi e mettere a fuoco la propria attuale motivazione a prendere parte a un momento che, in momenti sereni per noi, sicuramente vorremmo sfruttare per ottenere posizionamento, raccogliere informazioni e fare business development all'interno dello studio stesso (considerato che i Partner di studio sono i nostri primi clienti).

 In questo contesto, vale la pena di accennare al fatto che l'insoddisfazione professionale è una circostanza fisiologica, e che può essere ricondotta a problemi non risolti sul lavoro, come la mancanza di riconoscimento o di prospettive di avanzamento, come anche il sentirsi sopraffatti dalle attuali responsabilità (che può ridurre il desiderio di impegnarsi in ulteriori attività), come anche la difficoltà a gestire "dati di fatto" (che in sé non hanno una soluzione che è in nostro potere porre in essere, come ad esempio l'assenza di un piano di successione rispetto al fondatore in studio), sui quali comunque è indispensabile - per la riuscita del nostro personale obiettivo professionale - che lo studio adotti nuove azioni.

Benefici connessi al partecipare a un retreat

Un retreat ben organizzato offre vari benefici ai suoi partecipanti, tra i quali:

  • Networking e costruzione di relazioni: la possibilità di conoscere e connettersi con colleghi e stakeholder in un ambiente informale può aprire nuove porte e fornire occasioni di visibilità e supporto;
  • Sviluppo professionale e personale: workshop e sessioni di formazione possono arricchire le competenze e offrire nuove prospettive sul proprio percorso di carriera;
  • Riflessione e valutazione: l'ambiente rilassato di un retreat può favorire una valutazione onesta del proprio ruolo e contributo all'organizzazione, anche grazie al fatto che si esce dal "business as usual" e si possono quindi guardare le circostanze nelle quali ci muoviamo abitualmente nella giusta prospettiva.

Sfide

Al contempo, partecipare a un retreat con una bassa motivazione ad essere presenti pone sfide specifiche:

  • Gestione delle nostre aspettative: è essenziale impostare obiettivi realistici per ciò che si spera di ottenere dal retreat;
  • Preparazione emotiva: affrontare la situazione preparati a trarre il massimo dall'esperienza può migliorare significativamente non solo l'esperienza, ma anche i risultati che si ottengono evitando di lasciarsi guidare da quello che pensiamo.

Strategie per Massimizzare i Benefici del Retreat

  • Partecipazione attiva: impegnarsi a partecipare attivamente alle discussioni e alle attività può rivitalizzare l'interesse e l'energia, come anche chiarire se è ancora il caso di continuare a investire nell'organizzazione;
  • Feedback onesto e aperto: utilizzare le sessioni di retreat per esprimere onestamente preoccupazioni o idee può portare a miglioramenti significativi rispetto alla chiarezza di cui abbiamo sempre bisogno per agire, in qualsiasi direzione. La professionalità è la chiave con cui affrontare qualsiasi scelta, compresa quella di non partecipare a un retreat.
  • Piano di azione post-retreat: definire un piano d'azione chiaro per implementare le intuizioni e le strategie apprese può fornire elementi concreti per il miglioramento della propria strategia di business.

Conclusione

Partecipare a un corporate retreat quando la motivazione è bassa può sembrare controintuitivo, ma spesso è proprio in questi momenti che le opportunità di revisione del modo in cui interpretiamo la realtà che ci circonda e le possibilità che abbiamo davanti sono più grandi. 

Al contempo, non partecipare può essere una scelta estremamente sensata - non già in termini di coerenza, bensì di consapevolezza rispetto alla nostra disponibilità a investire ancora nell'organizzazione se percepiamo che la stessa non fa altrettanto.

Del resto, se continuiamo a fare quel che abbiamo sempre fatto, otteniamo quel che abbiamo sempre ottenuto, per cui son le stesse organizzazioni che - nell'organizzare retreat - confidano che le persone trovino nuova motivazione dall'esperienza di condivisione e contatto informale.

Valutando attentamente i pro e i contro, preparandosi adeguatamente e impegnandosi a sfruttare al massimo l'occasione di uscire dal quotidiano, i professionisti possono trasformare un periodo di stallo in un punto di svolta nella loro carriera.


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