Curatore speciale del minore e gratuito patrocinio: accesso dei bambini al beneficio

Il ruolo del curatore speciale del minore è fondamentale nei procedimenti giudiziari che coinvolgono i diritti dei bambini, specialmente in contesti delicati come l’adozione o la valutazione delle capacità genitoriali.

Il curatore speciale e il suo ruolo

Il curatore speciale rappresenta il minore in procedimenti giudiziari in cui i genitori potrebbero trovarsi in conflitto d’interessi con il figlio. 

Spesso nominato tra gli avvocati, il curatore garantisce un’assistenza tecnica adeguata alle particolari esigenze del minore, proteggendo i suoi diritti e interessi.

Tuttavia, la retribuzione del curatore attraverso il gratuito patrocinio non è scontata: occorre verificare specifici requisiti reddituali e normativi.

Gratuito patrocinio: un beneficio non sempre garantito

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, l'accesso del minore al gratuito patrocinio non è automatico. 

È essenziale verificare i redditi personali del minore e, salvo deroghe specifiche, quelli del nucleo familiare convivente. Attualmente, il limite reddituale per l’accesso è fissato a 12.838,01 euro. 

In situazioni particolari, come il conflitto di interessi con i genitori o procedimenti riguardanti diritti della personalità, si tiene conto esclusivamente del reddito personale del minore.

Le indagini preliminari del curatore

Il curatore, al fine di evitare di incorrere nelle sanzioni penali di cui all'art. 125 del TUSG, ha l’obbligo di accertare in primis se il minore ha un reddito personale - eventualmente da cumulare con quello dei familiari conviventi- assumendo informazioni presso:

  • Gli stessi familiari
  • L’ Agenzia delle Entrate per ottenere, previo accesso civico generalizzato, un certificato reddituale del minore

Esistono casi che permettono di considerare esclusivamente il reddito personale del minore, ovvero:

  • Conflitto di interessi con i genitori conviventi
  • Procedimenti relativi ai diritti della personalità del minore

In questi casi, il legislatore riconosce che i redditi dei familiari non devono influenzare la valutazione dell’accesso al beneficio.

Casi pratici: come orientarsi

Alcune situazioni ricorrenti sollevano dubbi sull’accesso al gratuito patrocinio:

  • Affido etero-familiare temporaneo anche a rischio giuridico: se non vi è conflitto di interessi con la famiglia affidataria, l’onorario del curatore potrebbe ricadere su di essa.
  • Accantonamenti di risparmio per il minore: gli interessi maturati da libretti di risparmio sono considerati reddito ai fini del beneficio.
  • Bambini fiscalmente a carico del genitore non convivente e con lui non in conflitto di interessi: la Cassazione ha chiarito che il parametro principale resta la convivenza, non la condizione di "familiare a carico".

Conclusione

L'accesso al beneficio del Gratuito Patrocinio per un minore non è così scontato per cui l'avvocato che riveste il ruolo di curatore speciale fa bene, prima di presentare la domanda ed al fine di evitare di incorrere in pesanti sanzioni penali e pecuniarie in caso di rilascio di dichiarazioni false, ad attivarsi e verificare se il bambino che rappresenta ha effettivamente tutti i requisiti reddituali richiesti dalla legge.

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