Come gestire al meglio il colloquio di performance review annuale

Il colloquio di performance review annuale è un appuntamento cruciale nella vita professionale di ogni collaboratore di uno studio professionale. Carico di aspettative e spesso fonte di ansia, rappresenta un'opportunità per riflettere insieme sui progressi, per decidere come affrontare le sfide e pianificare con visione e, al contempo, concretezza, il proprio futuro.

Arrivare pronti al colloquio: le considerazioni dell'Avv.to Anna Elena Brolis

Il colloquio di performance è più di una semplice valutazione: è un dialogo strategico che impatta significativamente sullo sviluppo professionale. L' ansia spesso deriva dall'attesa, dalla scarsa chiarezza rispetto a come effettivamente si snoda il processo di performance assessment, e dalle emozioni contrastanti legate al desiderio di riconoscimento e alla paura della valutazione.

Anticipation is power

Affrontare questo momento non significa semplicemente sottoporsi a un giudizio, perché questa è l'occasione "ufficiale" in cui contemporaneamente veicolare e testare la propria visione, non solo rispetto alla carriera, ma anche rispetto alla modalità del team di affrontare sfide complesse. 

La prontezza di renderlo un momento di crescita e di dialogo aperto si può allenare

secondo l'avvocato Anna Elena Brolis, business coach e formatrice.

Prepararsi adeguatamente e approcciare l'incontro con la giusta mentalità (e la chiarezza di obiettivi) può trasformare l'esperienza in un potente strumento di sviluppo personale e professionale.

Strategie per il giorno del colloquio

  • Arrivare pronti: avere una lista di punti da discutere, domande specifiche e esempi concreti del proprio impatto. È anche utile prepararsi a discutere di eventuali punti deboli o aspetti migliorabili mostrando determinazione e, al contempo, flessibilità, rispetto al ruolo che si gioca e il proprio sviluppo.
  • Mantenere lucidità: gestire le proprie emozioni è cruciale. Accogliere le critiche in modo costruttivo e essere pronti ad approfondire qualsiasi spunto, tenendo presente che i valutatori possono avere degli interessi "uguali e contrari" ai nostri (di posizionamento, di visibilità, di coinvolgimento in certi tavoli), per cui sta a noi, e solo a noi, comprendere cosa è strategico far accadere.
  • Gestione delle aspettative: essere realistici riguardo agli esiti possibili del colloquio è vitale. Definire chiaramente cosa si spera di ottenere e riconoscere che non tutte le aspettative potrebbero essere soddisfatte (nell'immediato, per cui anche il far saltare il tavolo può essere una mossa, a condizione che sia - di nuovo - ponderata) può aiutare a gestire meglio la situazione.
  • Affrontare le critiche: approcciare il feedback critico non come un attacco personale, ma come un'opportunità per crescere, tenendo presente che i soggetti valutatori non sono necessariamente formati né preparati a livello manageriale per gestire le persone con efficacia. Chiedere esempi specifici e suggerimenti su come migliorare può trasformare la critica in un utile strumento di sviluppo.

Dopo l'incontro

E' fondamentale non trascurare il dopo, che sarà invece la fase che consentirà di orientare gli effetti di quanto emerso nel confronto. Indispensabile quindi:

  1. Creare un piano d'azione: basarsi sui feedback ricevuti per creare o aggiornare il proprio piano di sviluppo professionale. Coinvolgere gli stakeholder in questo processo può aumentare le probabilità di successo e dimostrare impegno nel miglioramento continuo.
  2. Dar seguito gli accordi: assicurarsi che tutte le promesse fatte durante il colloquio siano seguite da azioni concrete, sia da parte del professionista che dei valutatori.

Conclusione

Il colloquio di valutazione non si improvvisa, né si affronta sfigurati dall'ansia e dalla preoccupazione per il futuro.

Un professionista è tale se sa negoziare e sa gestire situazioni complesse nell'interesse del proprio cliente (in questo caso, sé stesso).

Nelle slide a corredo di questo articolo, altri consigli preziosi - compresi gli errori da evitare - per sfruttare in maniera strategica il momento più temuto dell'anno.

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